La metafora della sartoria da queste parti va molto forte. Nonostante non siamo le uniche ad averla applicata alla comunicazione, ci è spesso capitato di sentirci chiedere: “Perché Taglia e cuci OFF?” E anche di trovarci a dover bonariamente difendere la nostra scelta. 

Da quando io, Irene, ho incontrato Maura, ora è tutto più chiaro, come cristallizzato in un’immagine. Ogni volta che mi chiederanno, d’ora in avanti, “Perché Taglia e cuci OFF?”, so che mi verrà voglia di portarli da lei, dove la preziosità dell’approccio sartoriale è evidente in ogni gesto.

Maura realizza meravigliosi abiti da sposa in un delizioso laboratorio a Torino chiamato Favole di seta

Quando è stato il momento di dedicarmi alla scelta del mio abito da sposa ho pensato subito a lei, conosciuta anni fa in una rete di professioniste. Se mi chiedete come siano i suoi abiti non esiste una risposta univoca, ma plurale proprio come le sue creazioni. Abiti bellissimi, unici come le sue clienti.

Due potrebbero essere le caratteristiche comuni a tutti: la fattura, ottima in ogni dettaglio, e lo sguardo di Maura su ognuno di essi, attento e sorridente.

Tra i punti di forza di Favole di seta – da cui trarre spunto anche per la nostra metafora sartoria/comunicazione – c’è di sicuro l’ascolto e lo sguardo rivolto verso il cliente: prima, per sentire le sue richieste, poi per aggiungere il proprio sguardo professionale e definirle

Quando ho deciso di contattare Maura, credevo di avere le idee abbastanza chiare sul tipo di abito dei miei desideri, ma, mano a mano che scrivevo la prima (di una lunga serie…) email, mi sono resa conto che forse non era proprio così e mi è sorto il dubbio che, prima di tornare da lei, avrei dovuto dedicarmi a un giro di atelier e negozi di abiti “già pronti” per valutare l’effetto che mi avrebbero fatto, una volta indossati.

Di base la mia perplessità in quel momento avrebbe potuto essere tradotta in:

Non sarà meglio (e più facile) fidarsi di qualcosa che vedo già fatto?”

Spoiler: per chi crede nel potere dell’approccio sartoriale, la risposta è no.

La ragione me l’ha spiegata benissimo Maura, nell’email di risposta con la quale mi ha definitivamente conquistata, in cui mi diceva:

“La prima cosa bella di farsi fare un abito su misura, è che il cartamodello viene disegnato partendo dalle tue misure, quindi le proporzioni vengono adattate alle tue forme. Cioè il punto vita viene fatto nel punto esatto che ti slancia di più, la morbidezza del torace è fasciante il giusto senza esagerare sul seno, così per la profondità scollo…

Non è indispensabile misurare abiti già fatti, anzi, spesso le clienti si convincono di stare bene con un modello che hanno provato, solo perché era già della taglia giusta per loro, mentre scartano altre idee solo perché il modello disponibile per la prova era in una taglia sbagliata.

In sartoria prima di tagliare il tessuto si fa una prova in fodera o telina per valutare insieme le proporzioni, e si possono fare modifiche finché ne siamo soddisfatte.“

La bellezza della sartoria sta nel diventare protagonista di un progetto, di cui non ti senti più solo destinatario: non si tratta di trovare qualcosa di bello per te, ma qualcosa di bello fatto su di te. Valorizzante in maniera unica.

La bellezza di Favole di seta è tutto questo e anche di più.

È fare una lista di desideri a Maura e vederli trasformati in bozzetti.

È scegliere insieme il disegno dell’abito che ci corrisponde di più, nel suo bellissimo laboratorio, sperimentando da subito la sensazione di familiarità con un luogo speciale (nel mio caso, nevicata inclusa fuori dalla finestra!).

È esaminare i tessuti, dentro e fuori dal laboratorio, fino a che non si è convinti (nel mio caso al primo colpo, Maura porta anche fortuna!)

È incontrarsi periodicamente: provare un abito che prende forma su di te e avere gli occhi di Maura sempre attenti per definire dettagli e migliorie.

È la magia di Favole di Seta, per cui, anche se vedi l’abito work in progress periodicamente, arriva il giorno in cui lo indossi e dici: “Ma è il mio abito!” Con gli occhi a cuore, proprio quelli che ti sembravano un po’ esagerati in tutti i racconti che avevi già sentito.

Favole di seta è l’eccellenza artigiana di Maura, per cui, quando l’abito ti sembra finito lei ti spiega che è terminata la parte che vedi tu, ma c’è ancora parecchio lavoro che l’aspetta perché ogni singolo dettaglio sia confortevole e sicuro.

Quello che funziona per gli altri può valere anche per te? A volte, sì. Ma non ti calzerà mai come qualcosa di pensato e cucito su di te.

Questa è l’idea che guida il lavoro da Taglia e cuci OFF e, da questo felice 2019, pensiamo spesso alle luci che si accedono ogni mattina in un certo delizioso laboratorio di Torino, per un’altra giornata in cui si realizzeranno meraviglie.