Qui da TAGLIA E CUCI Off pensiamo che la partecipazione sia importante e che la curiosità sia una buona bussola. Così, senza obiettivi particolari, abbiamo cominciato a frequentare diversi bookclub.
Ci sembra che sia in corso una migrazione dei luoghi dove parlare di storie: la riduzione di spazi nelle rubriche cartacee si è tradotta inizialmente in una maggiore attenzione al tema sul web e ci accorgiamo che diverse community stanno sommando le chiacchiere virtuali agli incontri dal vivo, nelle librerie, negli studi, nelle case… I bookclub oggi sono numerosi: rodati, nuovi di zecca, online, locali, nati per iniziative di blogger o associazioni culturali…Ci hanno colpito subito, ognuno a proprio modo, per la storia che li caratterizza, per i titoli che vengono proposti e di cui si parla, per i luoghi in cui i lettori si ritrovano. Pensiamo che siano posti dove è bello andare, anche occupandosi di promozione di libri e ebook, perché parli (e ascolti) direttamente il destinatario finale: il lettore, e lui di cose da dire, di scoperte, di domande, ne ha tantissime. Abbiamo trovato conferma del fatto che quando il lettore giusto incontra la sua storia succedono una serie di cose a cui è fantastico assistere, da cui si impara, che entusiasmano e fanno pensare.
Dentro TAGLIA E CUCI Off io, Irene, mi occupo delle promozione di ebook seguendo la casa editrice digitale Zandegù e ho fatto mia la verità che, rispetto ai libri, cambia l’involucro, ma non il contenuto. A livello promozionale c’è qualche difficoltà in più, qualche spazio in meno, un po’ di diffidenza maggiore.
Come tutte le cose, gli ostacoli possono diventare opportunità. Trasformarsi in stimoli, paletti che ti obbligano a stare sempre in movimento, che ti portano continuamente a spremerti le meningi su “dove vedresti bene quel progetto” e avere stampate in testa le motivazioni per cui il contatto giusto non te lo puoi proprio far scappare. Più che dargli la caccia, io parlerei di corteggiamento per evitare la spiacevole sovrapposizione ufficio stampa = stalker. Diciamo che, con una buona dose di investigazione, capita di capire prima dell’interlocutore che lui di quel progetto potrebbe davvero innamorarsi e quindi vale la pena farglielo conoscere.
La regola base per me è sempre la stessa: leggere tantissimo. E se si tratta della promozione di un ebook questo comandamento si articola in molte declinazioni diverse.
La prima è la più semplice e intuitiva: leggere l’ebook stesso. Bene, da cima a fondo, meglio se due volte, prima lasciandosi coinvolgere e poi con un certo distacco, appuntando tutti gli spunti e i tagli che emergono per raccontarlo. Da qui segue la stesura del comunicato stampa, la ricerca dei contatti giusti a cui sottoporlo, ma soprattutto la chiacchierata con l’autore: momento preziosissimo e stimolante (ma l’argomento meriterebbe tutto un racconto a parte!).
La seconda accezione sta nel leggere con la massima attenzione, e anche ascoltare, chi parla di argomenti correlati all’ebook: qualsiasi posto ne racconti (che sia su carta stampata, sul web, alla radio…) deve essere battuto con la solita domanda in testa “Dove vedrei bene raccontato questo ebook?”. Questo lavoro non finisce mai, quindi il mio consiglio è partire il prima possibile e non fermarsi più.
Arriviamo al terzo punto e torniamo all’inizio, al nostro amore per i bookclub: non mi è (ancora) capitato di assistere a un incontro fra lettori dedicato a una pubblicazione esclusivamente digitale, tuttavia penso che, per promuovere bene un ebook, sia utile anche andare a un appuntamento relativo a un libro cartaceo. Le opinioni, sia in positivo che in negativo, di chi legge talvolta travalicano la storia in sé, il singolo romanzo, saggio o racconto e si spostano su tematiche vicine all’approccio alla lettura, alle aspettative su un testo, al rapporto con la parola scritta e in quel caso per me ogni appunto è un tesoro. Lo è a livello di arricchimento personale, ma anche professionale: mi spinge a fare sempre meglio e non fermarmi alle strade già battute perché ho sotto gli occhi il fatto che là fuori ci sono delle persone in carne e ossa che beneficeranno del mio lavoro.
Quindi diamoci sotto con la promozione: perché la storia giusta trovi il suo lettore, quale che sia il supporto su cui è raccontata, quanto sia faticoso farsi largo nel mare di altre cose, ne vale la pena.
Tesserarsi a un bookclub per credere (e ascoltare a tutt’orecchie!).