TAGLIA E CUCI off nasce una sera di giugno senza avvertire, alla festa di una rivista letteraria, la sera in cui io e Daniela ci siamo conosciute.

Lei arrivava da Milano in treno, ed è arrivata un po’ dopo, giusto il tempo di risparmiarsi il temporale che io ho visto dalla tettoia di un negozio poco lontano dal luogo della festa.
Eravamo a San Salvario, a Torino.

Appena ci hanno presentate abbiamo cominciato a chiacchierare: entrambe lavoravamo nel settore della comunicazione. Entrambe amiamo le potenzialità della comunicazione, quando è al servizio di contenuti interessanti e di valore.

A fine serata, io avevo almeno dieci gruppi musicali da ascoltare, tre concerti in programma e una colazione, un pranzo e una cena che mi aspettavano in posti diversi di Milano assolutamente da scoprire. Avevo aggiornato Daniela sui nuovi locali per le sue trasferte torinesi, le avevo lasciato una lista di libri da leggere e avevamo almeno cinque nuovi marchi handmade che ci eravamo promesse di studiare e su cui ci saremmo ri-aggiornate.
Eravamo rimaste per buona parte della festa sulla porta del locale con il bicchiere in mano a raccontarci progetti che secondo noi meritavano maggiore diffusione e non avevamo perso l’occasione, una volta trovato un’ascoltatrice attenta, per travolgerla, raccontandogliene quanti più possibile.Sono tornata a casa decisamente più piena e leggera nello stesso tempo, quella sera, che poi è la sensazione che provo sempre quando lavoro a qualcosa che mi appassiona e che quindi mi fa sentire utile.

Quello che ancora non sapevo era che entrambe, quella sera stessa, eravamo tornate a casa con un pezzo di TAGLIA E CUCI off in tasca. Appena messo piede a Milano (quasi) stabilmente, l’idea ha preso forma. Questa volta sedute al tavolo della cucina.
TAGLIA E CUCI off è la continuazione di quella prima, nostra conversazione: abbiamo creato un posto virtuale dove i progetti creativi trovano riparo e nuovo slancio perché viene dedicata loro attenzione e cura, attraverso una buona dose di empatia. C’è la voglia di conoscerli, ascoltarli e poi raccontarli perché possano raggiungere un numero sempre maggiore di persone.
L’abbiamo chiamato TAGLIA E CUCI, perché la comunicazione per noi può essere solo su misura.
Pensiamo che debba essere artigianale, nella tempistica, nella dedizione, nella conoscenza del progetto. Off è venuto dopo: porta con sé l’idea di Officina, di dinamismo, di cose che non stanno ferme, ma si montano e si smontano a seconda dell’esigenza, della situazione e dell’interlocutore, e porta con sé anche l’idea degli spettacoli off, quelli underground che sperimentano e innovano senza sosta e da cui davvero nascono le idee nuove.

A noi ricordano molto i progetti di cui abbiamo parlato quella sera al locale: quelli che amiamo e ci piace promuovere.